‘Preferirei piuttosto avere rose sul mio tavolo che diamanti attorno al collo’, così Emma Goldman esprime il suo amore per la bellezza di un fiore, che va oltre il materialismo di gioielli e pietre preziose.
I fiori hanno un valore per ciò che sono, espressione della bellezza della natura e hanno un significato ben preciso da sempre, sono parte delle nostre tradizioni e delle culture di molti paesi. La scelta del fiore giusto nel momento giusto riesce ad esprimere emozioni profonde: le rose e le calle esprimono affetto, il crisantemo in Italia rappresenta il lutto. I gladioli e i gigli bianchi sono invece il simbolo della giovinezza. Sono simbolismi che scandiscono le varie stagioni della nostra vita e accompagnano le cerimonie che diventano parte dei nostri ricordi.
I fiori erano importanti ad esempio già nell’immaginario etrusco, per la cui cultura esprimevano la gioia della vita anche quando erano associati ai riti funebri, come nel caso degli Asfodeli, fiori dal delicato color rosa pallido, scelti per ornare le aree sepolcrali come protezione del viaggio delle anime.
Nell’antica Roma i fiori profumavano le strade della città, tanto che la basilica Floscellaria era una meta quotidiane di romane e romani, era un edificio in cui si svolgeva il commercio dei fiori. Se le fanciulle romane si abbellivano le chiome e le vesti con fiori freschi, le matrone riservavano alle piante intere aree della casa e abbellivano i loro gioielli con boccioli appena raccolti.
Ci sono dei momenti delicati in cui scegliere i fiori giusti è molto importante ancora oggi nella nostra cultura, come i fiori che ornano una corona funebre. Donare una corona funebre o una ghirlanda per far sentire la nostra vicinanza alle persone care in un momento difficile fa parte della vita di tutti noi: un modo delicato per far sentire la nostra vicinanza a chi deve accompagnare il proprio caro nel giorno del suo funerale.
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